MASSIMO SANNELLI ▐ La lingua è dopo

MASSIMO SANNELLI
DUE POESIE
Nessuno opprime. Nessuno forza. Nessuno
uccide. Nessuna cosa rompe l’andatura;
nessuno toglie. La mano non consuma
la grande carne, la rosa.
Re di nozze, re di notte, chi ti vuole è chi
ti legge; e i denti aguzzi sono entrati
bene; e la lingua è dopo, dopo i denti.

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così dolce la cosa sembra
la non-morte, e ricadere
senza pensare al pane, senza pensare più.
fare il giardino è fare niente scena – e tu? –
e i primi dei fioretti sono stati
le viole e i molti crochi, nell’altezza. amore,
tu che scrivi con la luce, capisci l’età lucida
non è mia
e sono solo, che mi vedo non un giovane.


da Massimo Sannelli, Memoriale della Lingua Italiana, “Lotta di Classico” 3/2017