Marisa G. Aino • Oh, Russell...


Marisa G.Aino
OH, RUSSELL…















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intenderò tempo concepito su un punto originale
la sostanza di ciò che io ora difenderò comprende opinioni
per la nostra indagine consideriamo i modi differenti di essere
dal momento che queste teorie cominciano per giungere oltre la sensazione

su questo punto più in là nel senso ci sono altre cose
non occorre che sia mentale e talora esiste intorno
i più tipici interessano due diverse tendenze e così via

il contenuto può essere una cosa passata o futura come un quadrato
lo spettro di ciò che una volta era in termine di contenuto rivoluzionario
è semplicemente figura in un gruppo di flusso neutro
mentre su questo argomento ogni tentativo dovrà deporre le uova
(13 marzo 1979)

·
a certi stadi non c’è alcun utile collaudo
per questa ragione gli effetti pratici sono diametralmente opposti
e proprio perché non siamo ingannati troviamo un contributo preciso
in senso stretto è un’idea complicata tra movimenti

finché ci limitiamo all’osservazione le leggi possono essere le stesse
come qualsiasi altra fluttuazione è esattamente casuale
non è quello che sarebbe se non avesse avuto nessuna esitazione
egli spera al momento critico di mettere in moto il processo di apprendimento
si ritiene il principale istinto interessato altra cosa che rappresenti la meta
qualsiasi risposta è stata connessa al ruolo svolto con la stessa cura
e ingannarlo non ha più precisione dopo l’esperienza modificabile

in un modo fatto per tendere a ciò che è ulteriormente necessario
       (13 marzo 1979)

La losanga di Lacan di Marisa G. Aino
Ó v.s.gaudio

       ·
conclusioni vere di una credenza assunta
l’afflizione associata si ribellerebbe all’idea di insanità
che cosa può scoprire la stranezza dei fini realizzati
quel piacere di ammettere tale supposizione è valido come desiderio reale

lo abbiamo scartato

che siano peccatori a redimere il criminale?

ma questa è una spiegazione per molte illusioni
a indicare la fame non è quel movimento interrotto di azioni
nessuna di queste cose potremmo trovare alla fine della caduta

non abbiamo raggiunto il suolo

i piselli possono diventare tronchi e sassi
i casi dubbi dei cicli rendono simile ciò che si può supporre
è qui che questa serie viene compiuta dal passato dal futuro
fa ciò per concludere una grande fonte di disagio
a suo favore è prevalso qualche mutamento comune e semplice
nonostante il successo la credenza iniziale determinerà lo stato di cose
(14 marzo 1979)

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tuttavia essa modifica la reazione per certi versi
inventare lo stimolo non è un qualche fatto mentale
e il genere in questione costituisce un uso discutibile del nulla
è sperimentato

in esso un nuovo stato è associato al sistema dell’altro
confessa un risultato la cui validità sarà discussa
ma di questo insieme avremmo dovuto impiegare certe circostanze
invariabili trasformazioni integrali di vita quotidiana
è fenomeno

di motivazione mentale ripetuta alla massima uniformità di successioni
più estese su una presunta nozione di tipo normale
a prima vista si palesa non sufficiente come ipotesi di lavoro
(5 aprile 1979)

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è apparentemente mutamento il processo tra intervalli contigui
ciò che è accaduto prima potremmo accorciarlo come raffigurazione
sarà accelerazione suscettibile di eccezioni casuali
un posto preso in un caso particolare potrebbe interrompere la questione indefinita
l’effetto sulla lastra non è necessaria in punti diversi
il senso comune li considera come diversi aspetti di particolari collegati
secondo la stessa legge osservati con crescente precisione differente
ai fini l’intermediario non subirà alcuna distorsione
(5 aprile 1979)


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non possiede attributo che la rende consapevole
questo presunto oggetto fisico è membro di un sistema

                                           si tratta di animale superiore

in se stessa una sensazione fornisce conoscenza comune
tra di loro il posto è diverso come tipo scompare
per conto mio il contenuto è essenzialmente collegato
dire che è un avvenimento non può essere critica
necessariamente non comporta la consapevolezza di un colore
non si può trattare non c’è niente di strano è anzi quasi probabile
per questa ragione sono giunti perfino a negare i sensi pubblici
d’altro canto le correlazioni sono evidenti più conformi all’uso
di tali contrazioni non possiamo localizzare l’immagine
è materia accresciuta nei dati ultimi scritti alcuni anni innanzi
(9 aprile 1979)


Tra metodo e vertigine, c’è la curva del senso: la sensorialità, così, riacquista tono anche in una struttura formalizzata al massimo; viceversa, quando il nucleo semico è tutto incentrato sul “sensoriale” come in L’idea, il desiderio, la menzogna [L’arzanà,  Coeur-à-barbe, Torino 1982], è la forma che spinge fuori il “becco” perverso dell’identità di pensiero. La scrittura altro non è che questo sottile gioco tra forma e contenuto, che è specchio delle modalità temporali del nostro corpo.
Acrobazie e virtuosismi possono accadere dove il senso sollecita(o solletica?)i rischi alla sintassi e alla grammatica: tutto sta nel non mancare il trapezio o nel dare al rapporto tra piede e filo d’acciaio(il sintagma?) la giusta relazione temporale.
Fissato il tema, approntata la documentazione, lo si svolga: la scrittura non ti lascia mai a bocca asciutta. Scrive ciò che ha da scrivere e porta il senso dove può lasciarlo.
Marisa G. Aino
[Aino ha varie grafie: Ayno, Ajno, Aino, Aijno, Aïno, Aìno; un po’come la chiesa di “San Giovanni in Aino” ricordata in quasi tutte le guide per i viaggiatori e le mappe di Roma dal XVI secolo in poi]